La coreografia della Curva nell'ultima partita casalinga di campionato . Adesso si dirà che noi tifosi non siamo mai sazi, che vorremmo che la nostra squadra vincesse sempre e comunque, ma mai come in questa stagione il Milan poteva fare l'en-plein. In campionato la Roma, seconda, viene distanziata di undici punti, la Supercoppa Europea viene messa in bacheca con la vittoria di stretta misura sul Porto, poi arrivano le dolenti note: perdiamo la Supercoppa Italiana con la Juventus ai rigori dopo essere passati in vantaggio nel primo tempo supplementare, perdiamo la Coppa Intercontinentale con il Boca Juniors ai rigori dopo essere andati in vantaggio con Tomasson e quello che più brucia e...fa giurisprudenza per gli incontri a venire, veniamo eliminati dalla Champions League dal Deportivo La Coruna perdendo fuori casa per 4-0 dopo aver vinto in casa per 4-1. Dalla Coppa Italia usciamo, stavolta meritatamente, in semifinale per mano della Lazio. In definitiva, una stagione che riporta lo scudetto in casa Milan dopo cinque anni, ma che poteva chiudersi ben più gloriosamente con un po più di fortuna dalla nostra parte.
28 agosto 2003 Finale Supercoppa Europa Milan-Porto 1-0
IL COMPLEANNO DI GATTUSO
"Gattuso stava impazzendo per colpa di Kaladze. Il compleanno di Rino è il 9 Gennaio. Qualche giorno prima, all'inizio di un allenamento, Kaladze ci ha fermati tutti e ha chiesto la parola: "Mister, scusa ma devo dire una cosa importante." "Prego Kakha" "Mancano 3 giorni al compleanno di Gattuso." Forse gli era saltata qualche rotella, ma abbiamo fatto finta di niente. La sera a cena, di nuovo "Scusate ragazzi devo parlarvi." "Dicci Kakha." "Mancano due giorni e quattordici ora al compleanno di Gattuso". Il mattino seguente stessa scena. Ha alzato la mano e io non l'ho neanche lasciato parlare "Vai Kakha..." "Mancano due giorni al compleanno di Rino Gattuso." I compagni cominciavano a ridere, Rino a incazzarsi. Si sentiva tirato in mezzo. Il conto alla rovescia è diventato un tormentone fino alla notte dell'8 Gennaio: "Ragazzi mancano 3 ore al compleanno di Gattuso" Rino ormai non riusciva più a controllarsi. L'avrebbe preso a bastonate. Finalmente poi è arrivato il 9 Gennaio: niente. Zero. Tutti zitti. Il silenzio dei giorni peggiori. Allora sono intervenuto io: "Kakha, non è che per caso hai qualcosa da dire?" "No mister, e perché mai dovrei parlare?" "Ma non ti sei dimenticato niente?" "Direi proprio di no." Ho guardato Rino con la coda dell'occhio, era carico come una bomba, pronto ad esplodere. Si è tenuto, pensava di aver vinto lui. Il 10 gennaio, a colazione, in ritiro, Kaladze si è avvicinato a me con una faccia tristissima. Sembrava che fosse successo qualcosa di grave: perciò mi sono preoccupato e ad alta voce gli ho chiesto: "Ma c'è qualcosa che non va?" "Sì, mister, mancano 364 giorni al compleanno di Gattuso." Boato in sala, eravamo di fronte a un genio. Subito rincorso da Rino, che lo ha raggiunto e gli ha tirato un sacco di mazzate: credo sia lì che Kakha ha iniziato a sentire i primi scricchiolii al ginocchio."
Carlo Ancelotti