Milan-Cagliari 1-1 La formazione del Milan. Da sinistra in piedi: Benetti, Rivera, Rosato, Dolci, Schnellinger, Belli. Accosciati: Bigon, Golin, Biasiolo, Chiarugi, Anquilletti. ...e chi se la può dimenticare la stagione 1972-73 culminata con la fatal Verona, solo qualche giorno dopo la conquista della Coppa delle Coppe. A quell'epoca avevo cominciato a scrivere articoli sportivi come inviato de 'Il Messaggero' e mi era anche passato per la mente di mettermi in contatto con il Milan Club Roma per andare a Verona a festeggiare lo scudetto. Nonostante non avessi dato la mia disponibilità per quella domenica ai colleghi della redazione, mi vidi recapitare la consegna di un servizio proprio per quella domenica pomeriggio: mai obbligo fu più salutare. Mentre sugli spalti assistevo alla partita che dovevo commentare, tenevo l'orecchio incollato alla radiolina; quel giorno, oltre al calcio, gran parte della rubrica sportiva era dedicata alla tragica morte del campione di motociclismo Pasolini e, in quella sarabanda di notizie, captai la voce del radiocronista che avvertiva:'Importanti novità ci arrivano dai campi di Verona e di Roma (dove la Juventus era impegnata contro i giallorossi)'. Tutto il calcio minuto per minuto, di lì a poco declamò i risultati dei primi tempi: Verona-Milan 3-1, Roma-Juventus 1-0. Pensai che la stanchezza della finale di Coppa delle Coppe si faceva sentire: il Milan aveva chiesto invano alla Federazione di posticipare l'incontro dell'ultima giornata. Comunque non tutto era perduto perchè la distanza dalla Juve (un punto in più a favore del Milan) rimaneva immutata. Nel secondo tempo invece il Milan andò ancora sotto per 5-1 rimontando poi fino a 5-3, mentre la Juventus, come miracolata, approfittando del vistoso calo della Roma, prima pareggia con Cuccureddu poi va a vincere con un gol di Altafini. Scudetto ancora all'odiata Juventus. Ripensai in un attimo alla partita Lazio-Milan finita 2-1 cui avevo assistito con alcuni amici dalla Curva Nord e dove verso il finire dell'incontro fu annullato da Lo Bello un gol regolare a Chiarugi. (Anni dopo Ciccio Cordova, capitano della Roma che però era in tribuna in quella partita, svelerà dei retroscena da giustizia sportiva: nell'intervallo di Roma Juventus il presidente della Roma Anzalone si recò negli spogliatoi e invitò i giocatori a 'lasciar andare l'incontro tanto avevano già dato dimostrazione di grande bravura. Non era il caso di accanirsi contro un avversario la cui amicizia poteva essere utile in sede di calcio mercato').Buttai giù il servizio richiesto da 'Il Messaggero' in quattro e quattr'otto, guidai come un folle fino a casa e 'Novantesimo minuto', impietoso, mi mostrò le immagini della disfatta contrapposte alla gioia dei gobbi che avevano invaso l'Olimpico per festeggiare il titolo.Circa un mese dopo fu il Milan a festeggiare all'Olimpico proprio contro la Juventus la conquista della Coppa Italia. Io, andai come l'anno prima in Curva Nord ad unirmi agli altri tifosi milanisti. I tempi regolamentari terminarono 1-1 e dopo i supplementari si andò ai rigori. A ogni rigore parato da Vecchi o sbagliato dai gobbi, gù pernacchie e sberleffi. Il Milan vinse la Coppa Italia, ma rimase l'amarezza per lo scudetto perso in malo modo.