Roma-Milan 1-0 La formazione del Milan. Da sinistra in piedi: Sormani, Maldini, Angelillo, Lodetti, Schnellinger. Accosciati: Pelagalli, Trebbi, Maddè, Balzarini, Fortunato, Santin. Per il campionato 1965-66, il Milan si presenta con tre nuovi acquisti: Angelillo, Schnellinger e Sormani.Si vuole così puntare allo scudetto con maggiore decisione; Altafini viene dirottato al Napoli senza troppi complimenti. Purtroppo non tutto fila secondo le aspettative: se Sormani e Schnellinger si dimostrano subito degli acquisti azzeccati, Angelillo, ormai giunto agli sgoccioli della carriera, fatica a integrarsi e, complice qualche infortunio di troppo, si ritrova spesso nelle retrovie. A fronte di un buon girone di andata dove batte Napoli, Roma e Juventus, pareggia nel derby e perde sonoramente (4-1) con i campioni d'Italia del Bologna (nella partita dove Mora si rompe tibia e perone), dalla 22ma giornata alla 34ma raccoglie la miseria di 9 punti frutto di 2 vittorie, 5 pareggi e ben 7 sconfitte, chiudendo il campionato al settimo posto. L'Inter si riprende quello che l'anno prima le aveva tolto il Bologna e vince il campionato. Io faccio la terza media, gioco a pallone discretamente vincendo anche il campionato della mia classe, segno ma prediligo il ruolo di libero. Ho perfino il tempo per prendermi il morbillo e mio padre, come premio per la mia guarigione, mi porta allo Stadio a vedere Roma-Milan. Quel 10 aprile 1966 era una bella giornata con un bel tepore primaverile, il posto era in Tribuna Monte Mario e mi ricordo l'emozione quando dagli spogliatoi vidi spuntare i miei beniamini; mancava Rivera, ma per il resto c'erano tutti. I giocatori che fino ad allora avevo visto sulle pagine di 'Forza Milan', adesso mi scorrevano davanti. Pensai:'oggi giocano per me'...Purtroppo a dieci minuti dalla fine, un terzino della Roma, Tomasin, trovò lo spiraglio buono per trafiggere Balzarini e la partita fini 1-0 per la Roma. La gioia di essere andato per la prima volta allo stadio a vedere il Milan si tramutò in un groppo alla gola che mi accompagnò per tutto il tragitto dell'autobus fino a casa.