Il Milan è una fede
Atalanta-Milan 2-1 La squadra del Milan schierata per commemorare Cesare Maldini scomparso la notte precedente. Il caos tecnico e societario sembra ricomporsi in questa stagione che vede ancora il Milan fuori dall'Europa. Alla guida della squadra è stato chiamato Sinisa Mihajlovic, finalmente sono stati ingaggiati giocatori al di fuori dei parametri zero: gli attaccanti Bacca e Luiz Adriano, i centrocampisti Kucka e Bertolacci, il giovane e valido difensore Alessio Romagnoli, oltre al ritorno per fine prestito di Balotelli dal Liverpool. Ma l'acquisto più importante il Milan se lo ritrova in casa: a campionato iniziato viene chiamato dalla Primavera il giovane portiere Gigio Donnarumma che prende il posto tra i pali di uno spaesato Diego Lopez. Ci vuole tempo per amalgamare tutti questi elementi e manca sempre un faro di centrocampo (alla Pirlo, per intenderci) dato che Bertolacci sin da subito non si dimostra all'altezza. Il cammino della squadra, guidata con mano sapiente da Mihajlovic, è buono, in Coppa Italia si arriva in finale dove ci si imbatte nella 'solita' Juventus, ma improvvisamente ad aprile, dopo la sconfitta in campionato abbastanza prevedibile contro la stramaledetta Juventus, il tecnico serbo viene esonerato. Al suo posto il tecnico delle giovanili Brocchi che fa quello che può senza peraltro regalare al Milan e ai tifosi nè la coppa Italia, appannaggio dei gobbi juventini ai supplementari, nè un posto in Europa League.