Il Milan è una fede
In una stagione che comunque vede la squadra impegnata sul fronte della Champions League oltre che su quello del campionato, il Milan si presenta in vesti alquanto dimesse. I senatori Gattuso, Nesta, Seedorf, Zambrotta, Inzaghi e Van Bommel hanno appeso gli scarpini al chiodo e la campagna acquisti non ha certo fornito elementi all'altezza dei predecessori. Non solo; sono stati ceduti al Paris Saint Germain, apparentemente per motivi di bilancio, il pilastro della difesa Thiago Silva e Ibrahimovic. E se per il secondo si può pensare a monetizzare dopo una stagione che lo ha visto comunque protagonista, considerando la non pù tenera età , per il brasiliano si può parlare solo di mossa sconsiderata, soprattutto dopo l'addio di Nesta. Si deve anche ricordare che nel mercato invernale della stagione precedente c'era la possibilità di fare cassa vendendo Pato, sul quale c'erano richieste ben remunerative. Questo non è stato fatto ed è stato un errore alla luce di quanto accadrà a breve. Il mercato in entrata si è quindi mosso esclusivamente sugli svincolati a costo zero; ricordo che scorrendo i nomi delle formazioni mi cadevano le braccia. Avrei voluto avere tra le mani Galliani per come aveva condotto la campagna acquisti e lo stesso Allegri che aveva accettato supinamente la vendita dei pezzi migliori. Il risultato di tutto questo è l'eliminazione agli ottavi per mano del solito Barcellona e un terzo posto in campionato, grazie alla bravura del tecnico Allegri.