Il Milan è una fede
Supercoppa Italiana Milan-Inter 2-1 Da sinistra in piedi: Abbiati, Nesta, Ibrahimovic, Thiago Silva, Van Bommel, Seedorf. Accosciati: Boateng, Abate, Zambrotta, Robinho, Gattuso. Miglior inizio di stagione proprio non si poteva sperare: il 6 agosto Milan e Inter si affrontano per contendersi la Supercoppa Italiana. Non per soldi ma per denaro le due squadre si affrontano, anzichè a San Siro, a...Pechino e non c'è che dire: la Cina al Milan porta bene dato che vince in rimonta e, oltre a conquistare il trofeo, conquista anche i cuori di qualche migliaio di cinesi per giunta soffiandoli all'avversario di turno, l'Inter appunto. Il ritorno in patria, e di conseguenza al campionato, pur cominciando a fasi alterne (sconfitte contro Napoli e Juventus) vede il Milan assestarsi nelle prime posizioni, per arrivare allo scontro decisivo con la Juventus a San Siro il 25 febbraio con le due squadre in odore di scudetto. Chi vince, oltre a guadagnare morale, ha l'opportunità di prendere il largo e invece...finisce in pareggio. Ma quale pareggio?!...Un tiro di Muntari viene parato da Buffon almeno mezzo metro dentro la porta, ma arbitro, giudice di linea e guardalinee forse stanno pensando a cosa prendere per cena dopo l'incontro: nessuno dei tre si avvede che la palla è entrata, Buffon, da quel grande sportivo che è si guarda bene dall'ammetterlo e la partita finisce 1-1. La Juve vincerà lo scudetto con quattro punti di vantaggio sul Milan e da qui prenderà lo slancio per aggiudicarsene altri sei di fila. Ennesimo furto perpetrato dai gobbi bianconeri che si somma agli altri già perpetrati e raccontati. Viene legittimamente il dubbio che, per compensare la caduta in Serie B con relativa perdita dello scudetto conquistato di qualche anno prima, il Palazzo abbia deciso di...farsi perdonare.