Il Milan è una fede
Champions League Real Madrid-Milan 2-3 Da sinistra in piedi: Dida, Thiago Silva, Ambrosini, Oddo, Nesta, Seedorf. Accosciati: Ronaldinho, Pato, Pirlo, Zambrotta Inzaghi. Orfano dopo tanti anni di Maldini e Ancelotti, il Milan viene affidato alla guida di una 'scommessa' del Presidente Berlusconi: quel Leonardo che tanto bene face nei suoi trascorsa con la maglia rossonera. La partenza non è delle più facili, il Milan stenta a ingranare, complice un rovescio per 0-4 nel derby, poi lentamente entra a regime, piega il Real Madrid al Bernabeu in Champions League e si qualifica come secondo classificato agli ottavi, dove purtroppo il Manchester United non è disposto a fare regali e ci elimina con un pesante 0-4 all'Old Trafford. In campionato si procede ad alti e bassi, soprattutto le cosiddette piccole riescono spesso nell'intento di farci mangiare il fegato, oltre all'Inter che si aggiudica anche il derby di ritorno e si avvia a conquistare nuovamente lo scudetto (oltre alla Champions). La pazienza di noi milanisti al cospetto delle vittorie degli odiati cugini è ormai giunta al limite. La sera della vittoria dell'Inter in Champions League vado a casa di amici che sono sicuro non assisteranno alla partita e saprò il risultato solo il giorno dopo evitando in questo modo di vedere le scene di tripudio dei nuovi campioni d'Europa. Tutte queste vittorie dell'Inter, nate con lo scudetto regalato dalla sentenza che ha annullato il titolo conquistato dalla Juventus, mi hanno letteralmente stranito!