Il Milan è una fede
L' ultima stagione agonistica di Paolo Maldini. La conquista della Coppa Intercontinentale non ha certo spento nel Presidente Berlusconi la voglia di continuare a primeggiare e soprattutto la volontà di mantenere il record di squadra più titolata al mondo. Alle partenze di Cafù e Serginho si fa fronte con gli acquisti di Zambrotta, Emerson e Flamini, con il ritorno di Shevchenko e un acquisto che da subito fa sognare i tifosi: quel Ronaldinho maestro del funambolismo e degli assist vincenti. Starà alla bravura di Ancelotti far sì che alla proverbiale pigrizia del brasiliano nel marcare e tornare indietro si possa trovare le opportune contromisure. Purtroppo le cose si mettono male abbastanza presto in Coppa UEFA dove i rossoneri vengono eliminati dal Werder Brema ai sedicesimi di finale. In Coppa Italia, neanche il tempo di cominciare che veniamo eliminati dalla Lazio, a San Siro, ai tempi supplementari. Le cose vanno meglio in campionato dove nel derby di andata Ronaldinho tira fuori dal cilindro un gol da cineteca, ma alla lunga non si riesce a tenere il passo dei nerazzurri che rivincono lo scudetto con dieci punti di vantaggio sul Milan appaiato alla Juventus. Con buona pace di tutti noi milanisti...