Il Milan è una fede
Finale Coppa Intercontinentale Milan-Olimpia Asuncion 3-0 La formazione del Milan. Da sinistra in piedi: Tassotti, Maldini, Rijkaard, Gullit, Van Basten, Pazzagli. Accosciati: Costacurta, Stroppa, Donadoni, Baresi, Carbone . La stagione 1990-91 inizia con una novità personale. La famiglia è cresciuta, è nata Flavia e molto del mio tempo libero lo passo con lei. Ma quando suona il richiamo del Milan cerco sempre di rispondere 'Presente'. Per le partite di Coppa che si giocano in notturna questo non è un problema, per quelle di campionato faccio appello a qualche compromesso. D'altra parte la bambina il pomeriggio, dopo mangiato, fa un riposino e io lo sfrutto per seguire le partite. Anche quest'anno, come quello precedente, l'attenzione è catalizzata dalla finale di Coppa Intercontinentale a Tokyo. Per via del fuso orario la partita si gioca alle tre ora italiana e anche quest'anno ci sarà da fare una levataccia. L'8 dicembre, la sera prima dell'incontro, decidiamo di andare a giocare a carte a casa di amici. Mettiamo Flavia nella carrozzina che a quattro mesi funge anche da lettino e dopo aver cenato, ci avviamo. C'è molta gente a giocare, tutte persone che vediamo una volta l'anno sotto le feste e solo per questo scopo, c'è molto fumo nell'aria e poco spirito olimpico. Si gioca a soldi veri e talvolta ho visto anche girare assegni. Mettiamo Flavia in una cameretta tranquilla e cominciamo anche noi a giocare. Io però non ci sto con la testa, sono proiettato di lì a qualche ora quando il Milan scenderà in campo. Ho intenzione di tirare lungo a suon di caffè fino alla partita e così faccio. Tornati a casa intorno all'una Daniela va subito a dormire, io mi guardo lo Speciale di Italia Uno sulla Coppa. Le tre si avvicinano; quando manca mezz'ora Flavia si sveglia per la poppata della notte, io le preparo il biberon, la prendo e provvedo a tutto senza svegliare Daniela. Quando mancano cinque minuti alle tre, Flavia si è già riaddormentata e io sono pronto per il mio tifo silenzioso.