Il Milan è una fede
A quei tempi la copertura televisiva non era come adesso, quindi, anche se si trattava di un evento sportivo eccezionale con impegnata una squadra italiana, la finale fu data in differita in prima serata. Io non conoscevo l'esito della partita, quindi per me fu come vederla in diretta. Ricordo la voce di Nicolò Carosio e le immagini in bianco e nero che scorrevano; io da parte mia non riuscivo a vedere la partita comodamente seduto sul divano, ma la vedevo in piedi a un metro dalla televisione: se avessi potuto sarei entrato in campo a dare il mio 'sostanziale' contributo. Il Benfica andò in vantaggio con Eusebio; momento di scoramento e pensai che forse Ghezzi avrebbe potuto almeno accennare la parata. Poi, nel secondo tempo, si scatenò Altafini con un uno-due micidiale, Carosio decantava la classe di Rivera e si capiva che anche lui non stava più nella pelle. Finì la partita con il Milan Campione d'Europa, i giocatori andarono a ritirare la Coppa in Tribuna e mi ricordo Rivera che sopra la divisa da gioco aveva un impermeabile e Maldini che solleva entusiasta la Coppa. Io, del mio ero commosso e la fine della telecronaca mi vide seduto sul divano a ripercorrere mentalmente i gol di Altafini e le giocate di Rivera.